«Dalle
indicate qualità fondamentali del filisteo segue, in secondo luogo, con riguardo agli altri, che non avendo
egli bisogni spirituali ma solo fisici, cercherà colui che possa soddisfare
questi, non colui che possa soddisfare quelli. Tra le esigenze che porrà agli
altri non saranno certo quelle di qualche preponderante facoltà spirituale:
queste, anzi, se gli verrà fatto d’incontrarle, desteranno le sue antipatie o
addirittura l’odio, perché egli vi sentirà soltanto un senso molesto di
inferiorità e, oltre a ciò, una sorda segreta invidia che cercherà di
nascondere accuratamente cercando anzi di celarla perfino a se stesso, ma
facendola crescere appunto così talvolta fino a una segreta rabbia. Non gli verrà
quindi mai in mente di misurare alla stregua di tali qualità la sua stima o il
suo rispetto, ma questi saranno riservati esclusivamente alla posizione sociale
e alla ricchezza, al potere e all’influenza che, secondo lui, sono gli unici
pregi nei quali egli stesso desidererebbe di eccellere. Tutto ciò consegue dal
fatto che è un uomo senza bisogni
spirituali».